Diventiamo dei quattr'occhi


Gli ultimi 12 giorni sono stati segnati principalmente da due eventi: l'influenza di Elia e la preparazione della festa di compleanno di BB ed Elia...quindi siamo stati chiusi in casa ed ogni minuto libero l'ho investito nel ritagliare e organizzare qualche dettaglio per la tanto attesa festa. 😒
Inoltre questo periodo ha combaciato anche con l'inizio del nuovo lavoro di Franci, che ora è "Guardia giurata", e anche questo ha portato con se una notevole dose di stress psichico.

Immaginate da 1 a 10 quanto io possa essere sclerata in questo momento!?! 
In realtà poco, perchè ora entrambe le cose sono passate, fuori c'è il sole e abbiamo ricominciato ad uscire di casa e in più in questo momento Elia dorme e io mi rilasso al pc! Ma se penso fino a ieri come ero ridotta...



Ma come sempre non tutto il male vien per nuocere e in questi giorni in cui ero abbastanza con i nervi a pezzi mi è venuta l'idea di mettermi degli occhiali a forma di cuoricini
Ok, sembra che sto parlando a vanvera, ma ora vi spiego cosa c'entrano degli occhiali carnevaleschi con tutto questo!



Il fatto è che ad un certo punto, sarà stato all'incirca tra la 12esima e la 13esima volta in cui Elia ha urlato "Mamma!!" nella stessa notte, che mi sono resa conto di come stavo guardando mio figlio...e sì l'espressione si potrebbe equiparare a quella di Macaulay Culkin in Mamma ho perso l'aereo. 
Non si può certo definire "tenero amore" quello che stavo provando per lui e neanche le silenziose imprecazioni tra me e me si potevano definire "paroline adatte ad orecchie di bambino"...ma in quel momento, seduta sul bordo del letto  in procinto di alzarmi, ho pensato che forse se mi fossi infilata gli occhiali dell'amore sugli occhi avrei potuto affrontare il resto della nottata ancora davanti a me in maniera più costruttiva

Non è stato poi così difficile, per un attimo ho messo da parte l'espressione sosia di Macaulay e ho indossato degli occhiali a forma di cuoricini...ho guardato mio figlio in maniera diversa e ho provato amore per lui. Ho messo da parte i miei bisogni e mi sono concentrata sui suoi. Il resto della notte è stato più piacevole, le volte che mi alzavo non erano più "sonno di cui venivo privata", ma "cure che investivo nel rassicurare il mio bambino". 



Nel corso dei giorni successivi mi è capitato più volte di indossare questi occhiali, e ho notato che molto spesso è il nostro atteggiamento nei confronti delle persone con cui abbiamo a che fare che cambia tutta la situazione. 
Quante volte indossiamo degli occhiali di frustrazione davanti al pranzo da preparare per il resto della famiglia e lo serviamo quasi sbattendolo in tavola, piuttosto che gli occhiali dell'amore in cui vediamo come gesto di amore anche i lavori più noiosi? O quante volte dimentichiamo di indossare i suddetti occhiali per guardare nostro marito e così non vediamo la bellezza che si nasconde in quel corpo, in quel viso, in quelle braccia e lo vediamo più che altro come persona in più accanto ai figli a cui badare?

E le persone che ci sono intorno? Il capo al lavoro? I colleghi? La cassiera antipatica del supermercato? Quante occasioni che abbiamo per sfoggiare i nostri occhiali segreti, per guardare le persone con occhi diversi, per dimenticare un po' il nostro proprio egoismo e concentrarci sul bene che possiamo fare al prossimo. 

Non sono parole di Gesù, quelle di diventare dei quattr'occhi, ma il concetto penso sia proprio quello che leggiamo nei Vangeli, quando Lui ci dice di amare il prossimo come noi stessi

Buon inizio di settimana...spero che questo post vi abbia ricordato di tirare fuori dal cassetto degli occhiali a forma di cuoricini: teniamoli lì pronti, ed ogni tanto ricordiamoci di indossarli 😊