Tappeto sensoriale


Come si diceva ultimamente, ci vuole un po' di fantasia per intrattenere il piccoletto di casa mentre le sorelle sono a scuola...e bisogna trovare il giusto equilibrio tra attività che semplicemente lo tengono occupato e intanto liberano la mamma che approfitta per i lavori in casa, e attività che invece stimolano la sua crescita e fantasia e lo aiutano a sviluppare una sempre maggiore autonomia. 




Per far fronte a quest'ultima necessità, ultimamente ho provato a costruire in casa un tappeto sensoriale, come quelli che si trovano nelle palestre psicomotorie e a volte nelle scuole materne e nei nidi, meno bello esteticamente magari, ma con la stessa funzione: stimolare la propriocettività dei piedi

L'intento era di portare Elia a sperimentare superfici diverse dalle solite e a riflettere sulle sensazioni che prova mentre cammina, ma anche semplicemente divertirsi a fare un percorso alternativo e a farlo fare anche al proprio trenino (Roberta non ti ringrazierò mai abbastanza di questo regalo!). 


Non è il caso di Elia, che cammina a piedi nudi anche sull'asfalto, ma spesso i bambini che non sono abituati a camminare scalzi hanno difficoltà quando viene loro richiesto di togliere le scarpe e piangono al contatto ad esempio con l'erba o la sabbia. Questo è un buon metodo per allenare il bambino, nella tranquillità della casa, a ridurre l'ipersensibiltà del piede e a riconoscere le varie sensazioni. 

Il materiale consiste in superfici di diverse fatture, ad esempio: base quadrata delle costruzioni, zerbino ruvido, carta delle uova di Pasqua, cartoncino ondulato, tessuto molto morbido, griglia del forno, tappetino antiscivolo della doccia, foglio di carta vetrata a grana fine, un pezzo di erba sintetica...


Ora la preparazione dipende dal tempo che abbiamo a disposizione. Per un lavoro veloce, mettiamo direttamente sul pavimento, in fila, i vari materiali recuperati in giro per la casa. Alla fine dell'attività sarà molto semplice riordinarle.
Per un lavoro ben fatto (consigliato per chi ha intenzione di utilizzare più volte il tappeto sensoriale) invece procuriamoci una lunga tavola di legno compensato e fissiamo con colla, nastro biadesivo o silicone, le varie superfici.


Ad Elia ho  fatto toccare con le mani le varie superfici commentandole e poi semplicemente abbiamo tolto le scarpe e gli ho proposto di camminare sul percorso. Per i bambini un po' più grandi sarebbe carino invece presentare la stradina sensoriale in maniera fantasiosa (ponte sospeso su un baratro, strada che conduce ad un premio, via fatata...).
Se le superfici sono solamente accostate le une alle altre come da noi è importante fare attenzione che il bambino non scivoli (diamogli la mano o raccomandiamogli di andare lentamente). 

Dopo aver percorso più volte il tappeto, per il bambino più grande possiamo eliminare il canale visivo bendandogli gli occhi così da percepire maggiormente le sensazioni che le varie superfici danno e facendolo camminare su di esse gli chiediamo di indovinare su quale materiale si ferma di volta in volta.

PS: quando un giorno avrò tanto tempo mi piacerebbe realizzare un tappeto tutto naturale andando alla ricerca di materiali durante una passeggiata: legnetti da incollare uno accanto all'altro, sabbia da fissare sulla tavola con uno strato di colla vinilica, soffice muschio, cortecce di diverse fatture...ma mi sa che ormai se ne riparlerà quando sarò nonna e avrò i nipoti ;-) 



Quest'attività è presa dal mio libro "Psicomotricità con mamma e papà" acquistabile su Amazon sia in formato cartaceo che digitale!